Biometeo
La biometeorologia nasce come disciplina rivolta allo studio e alla ricerca applicata sulle interazioni tra parametri ambientali ed organismi in generale, in termini di analisi di dinamiche di popolazione. Un settore specifico si occupa della parametrizzazione degli stati di comfort umani in ambienti sia indoor che outdoor in relazione non solo alle caratteristiche standard della persona (peso, altezza, ecc.) ma, anche in funzione delle sue caratteristiche individuali e dell'attività che sta svolgendo. La linea di ricerca, svolta in stretta collaborazione con CIBIC (Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia Umana) dell'Università di Firenze, prende in carico lo sviluppo ed il miglioramento degli indici di comfort, in maniera integrata, facendo riferimento al bilancio termico dell'organismo nel suo complesso. Particolare attenzione è volta alla costruzione di indici legati alla valutazione del rischio sanitario, del rischio legato ad attività lavorative, sportive e militari in funzione del raggiungimento di perfomance specifiche di settore. Inoltre, questa linea di ricerca si occupa di indici di valutazione di attività fisiche legate alla valorizzazione degli ambienti rurali. Pur avendo sviluppato metodologie proprie, questa linea di ricerca è fortemente integrata con altre linee di ricerca dell'Istituto come, la climatologia, per la proiezione di impatti e la caratterizzazione bioclimatica; la geomatica ICT per lo sviluppo della sensoristica portatile e per il Data Field Collecting, relativo sia ai microambienti che ai parametri di risposta fisiologica utili alla valutazione dello stress termico; la climatologia urbana e, ultimo, ma non per importanza, va citato lo studio del clima ai fini della valorizzazione degli ambienti rurali per l'industria del turismo sostenibile. Con l'esperienza LaMMA-TEST (progetto finanziato dalla Regione Toscana 2005-2007) sono state sviluppate metodologie per la valutazione della perfomance ambientale dei materiali tessili, quali tessuti e confezioni (TCT methodology). Attività recenti appartenenti a questa linea di attività hanno allargato l'orizzonte alla valutazione dell'impatto a livello aggregato di popolazione tramite l'analisi dei flussi presenti sui canali social-media (Twitter) utilizzando operatori natura semantica e metodologie di processing sia all'interno del paradigma "Big Data", soprattutto all'interno di quello "Small Data" (Rufus Pollock, 2013) per ottenere, tramite l'utilizzo incrociato di prodotti modellistici dedicati di derivazione meteorologica, la visualizzazione spaziale dell'informazione sulle dinamiche di impatto del disagio da caldo. |
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