Florovivaismo
A livello europeo, l’Italia è al primo posto nel settore del florovivaismo con oltre 35.000 ha di superficie destinati a questo settore. A netta distanza seguono l’Olanda, il Regno Unito, la Germania e la Spagna con superfici comprese tra i 6.000 e gli 8.000 ha (MiPAAF , 2012). Il settore florovivaistico, nonostante la sua diffusione e dinamicità, necessita in molte realtà di innovazione che ne aumenti la competitività, ne riduca i costi gestionali delle attività e contribuisca a ridurre l’impatto ambientale. L’uso annuo di acqua per l’irrigazione varia da 500 mm in colture coltivate in pieno campo a 1.000 – 1500 mm in colture cresciute in contenitore. Si citano, a questo proposito, i dati del distretto vivaistico di Pistoia dove circa 1.400 ha di vivai, su 4500 ha complessivi destinati al vivaismo, sono usati per specie ornamentali in vaso con un consumo stimato di più di 10.000.000 m3/anno di acqua.
E’ inoltre, da segnalare l’uso diffuso di cicli irrigui aperti in cui, oltre all’impiego di elevate quantità di acqua, si assiste al fenomeno del dilavamento di elementi nutritivi responsabili di forti impatti sull’ambiente. In questo ambito, IBIMET opera da anni per sviluppare sistemi di gestione ottimale della fertirrigazione. Tali modelli sono basati su modelli di simulazione, sull’uso di sensori e sulla loro integrazione. Insieme ai sistemi di gestione dell’irrigazione, l’Istituto è impegnato anche nello sviluppo di nuovi algoritmi per il controllo del microclima delle serre. |
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