Continuazione sviluppo rurale
Di questa linea di ricerca fanno parte alcune sperimentazioni per l'applicazione in agricoltura di scarti di lavorazione della filiera tessile laniera, condotte dal gruppo di ricerca sul florovivaismo. In collaborazione con il gruppo di ricerca su UV e salute umana, sono in corso alcuni studi sugli effetti UV protettivi sui tessuti da parte di estratti tintorii di origine vegetale. L’esperienza consolidata all’interno dell’Istituto sulla tematica del monitoraggio e modellistica ambientale è stata applicata nell'iniziativa “IBIfungo” volta alla individuazione delle popolazioni dei funghi macromiceti epigei, di cui intende valorizzare la biodiversità delle specie presenti sul territorio, promuovere una cultura di conoscenza e mettere a disposizioni strumenti, in grado di incrementare e veicolare l’informazione territoriale relativa alle differenti specie fungine alla comunità. Questa esperienza si è concretizzata grazie anche alla collaborazione con l’Associazione Micologica Pistoiese (AMIP). Nel quadro dell’Avviso pubblico per progetti di ricerca nel settore agroalimentare, lanciato a metà del 2013 dalla Regione Toscana, all’inizio del 2014 IBIMET partecipa al progetto T.I.LA. – Tecnologia Innovativa per Liquidi Alimentari, in partnership con un innovativo e dinamico birrificio artigianale, I Due Mastri, nonché con una piccola società di innovazione tecnologica, Hotwater. Il progetto T.I.L.A. afferisce a due distinti macro-settori agroindustriali: produzione della birra e trattamento di liquidi alimentari freschi, in particolare il latte crudo, ai fini dell’immissione al consumo. Una nuova classe di tecnologie, oggetto di un precedente progetto co-finanziato dalla Regione Toscana, fondata su processi di cavitazione idrodinamica e ulteriori avanzate fenomenologie chimico-fisiche, sarà adattata e ottimizzata per rispondere a importanti criticità quali i costi d’impianto e di conduzione, in particolare energetici, la sicurezza alimentare e le qualità organolettiche e nutrizionali dei prodotti. Saranno resi disponibili prototipi funzionanti di impianti compatti, energeticamente molto efficienti, e tali da assicurare un grado di sicurezza alimentare pari o superiore agli standard richiesti, allo stesso tempo preservando in misura superiore le qualità dei prodotti da immettere al consumo. Tra le collaborazioni attive si ricordano quelle con il Laboratorio Phytolab-DiSIA, Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni “G. Parenti” dell'Università degli Studi di Firenze e PIN Polo universitario Prato. |
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