TECNOLOGIE APPLICATE
La tecnologia fondamentale alla base delle ricerche oggetto del progetto T.I.L.A. è quella della cavitazione idrodinamica, che include un circuito idraulico avente almeno un reattore a cavitazione, a sua volta consistente di una strozzatura accuratamente progettata e realizzata, per esempio una piastra forata o un tubo “Venturi”, in cui il liquido – circolato da una o più elettropompe centrifughe di opportuna potenza e specifiche caratteristiche – viene forzato a passare. | ![]() |
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A valle della strozzatura è generata una miriade di microscopiche bolle vuote, semi-vuote, piene di plasma tenue o di vapore, le quali, in periodi dell’ordine del microsecondo, implodono sotto l’effetto della pressione del liquido circostante, creando localmente condizioni termiche e meccaniche estreme – temperature oltre 5.000 K, pressioni oltre 1.000 atm e violentissimi getti – quindi rilasci concentrati di energia con densità elevatissime, in grado di produrre nel liquido stesso processi ossidativi avanzati e conseguenti processi chimico-fisici potenzialmente importanti per innescare o accelerare una varietà di reazioni chimiche e biochimiche o, più direttamente, per abbattere la concentrazione dei microorganismi, batteri e spore attraverso la distruzione della relativa membrana cellulare. | ![]() ![]() |
Gli effetti fisico-chimici della cavitazione idrodinamica sono accompagnati, nella particolare soluzione realizzativa individuata, da una elevatissima efficienza di conversione elettro-termica (da energia elettrica a calore), grazie a alla combinazione dei campi magnetici associati alle stesse bolle di cavitazione con il percorso ascendente nel circuito idraulico (altezza superiore a 2.5 metri) e ad altre caratteristiche geometriche del circuito, che consentono di sfruttare processi fisici predetti da una teoria molto avanzata. | ![]() ![]() |